Oltre centocinquanta opere, giunte dalle più importanti istituzioni culturali italiane e straniere, celebrano i 450 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi artisti di sempre nel luogo che il genio michelangiolesco ha reso unico al mondo, Piazza del Campidoglio.

Nella mostra “Michelangelo. Incontrare un artista universale”, pittura e scultura, poesia e architettura, le quattro arti in cui si espresse Michelangelo, sono raccontate in nove sezioni espositive, con opere che per la prima volta possono essere ammirate le une accanto alle altre. Come il grande capolavoro del Michelangelo politico, il Bruto, una presenza straordinaria che può essere confrontata con precedenti busti classici, il Bruto in bronzo dai Musei Capitolini e il Caracalla dei Musei Vaticani.

Il percorso della mostra è segnato da una serie di contrapposti tematici: il moderno e l’antico, la vita e la morte, la battaglia, la vittoria e la prigionia, la regola e la libertà, l’amore terreno e quello spirituale. Ogni tema è analizzato tramite il confronto con disegni, dipinti, sculture, modelli architettonici oltre ad una scelta selezionata di autografi, scritti tra lettere e rime, che illuminano l’intero cammino umano ed artistico di Michelangelo.

Il capolavoro di un giovanissimo Michelangelo, la Madonna della Scala, accoglie i visitatori, introducendoli ad un suggestivo percorso nella collezione di Casa Buonarroti: lo Studio per la testa di Leda, uno dei disegni più belli realizzati dal maestro, l’imponente modello ligneo della facciata di San Lorenzo a Firenze, mai realizzata, e alcuni, significativi, sonetti autografi. Inoltre, è possibile il confronto tra i celebri Crocifissi lignei attribuiti a Michelangelo, mentre la statua del Cristo Risorto di Bassano Romano può essere paragonata a quella, successiva, della Basilica di Santa Maria Sopra Minerva, a pochi metri dal Campidoglio. Altri capolavori da ammirare, la Caduta di Fetonte dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, lo Studio di testa di Sibilla Cumana dalla Biblioteca Reale di Torino. Mentre opere rilevanti sono arrivate dagli Uffizi di Firenze e dai Musei Vaticani. In prestito eccezionale dalla collezione del British Museum di Londra alcuni dei disegni migliori realizzati da Michelangelo.

L’esposizione offre dunque la possibilità di approfondire sia il momento fondamentale e determinante dell’inizio del processo creativo – grazie alla presenza di numerosi schizzi e disegni preparatori che sottolineano l’eccezionale inventiva michelangiolesca – sia l’occasione di addentrarsi nelle suggestioni del genio compiuto della Sistina e del Giudizio Universale.

La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana ed è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina; Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Regione Lazio e ARCUS. È ideata e curata da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, con Elena Capretti e Sergio Risaliti, storici dell’arte.Prodotta e organizzata dall’Associazione culturale MetaMorfosi e da Zètema Progetto Cultura, si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto, oltre ai curatori, da Riccardo Bruscagli, Alessandro Cecchi, Anna Imponente, Antonio Paolucci, Claudio Parisi Presicce, Daniela Porro, Pina Ragionieri, Pietro Ruschi, Claudio Strinati e Pietro Zander.