L’Età dell’Angoscia. Da Commodo a Diocleziano (180-305 d.C.)

Una grande mostra di arte antica romana

  • thumb image

Lo sgretolarsi dei valori civili, morali e politici sono il prodromo dell’ineluttabile crollo di imperi, civiltà e culture dominanti: la mostra L’Età dell’Angoscia apre una riflessione sulla questione della decadenza dell’Impero Romano come metafora più profonda dell’attuale crisi politico-economica, proponendo il susseguirsi di immagini, secondo un montaggio analitico, che testimoniano una fenomenologia assoluta e ciclica da un punto di vista temporale.

Per arrivare a comporre una ricca selezione di circa duecento opere di straordinario livello artistico, il progetto coinvolge prestigiosi musei internazionali – come il Met di New York, il Landes Museum e lo Zentral Museum di Mainz, il Glypthotek di Monaco – e nazionali: oltre i Musei Capitolini di Roma, partecipano con importanti prestiti il Museo Archeologico di Aquileia, il Museo di Santa Giulia di Brescia e il Museo Civico e Archeologico di Bologna. Imponenti statue in marmo e bronzo, a grandezza intera, in alcuni casi di misura colossale, busti e ritratti, rilievi in marmo, sarcofagi e urne, mosaici pavimentali e decorazioni pittoriche parietali, e ancora preziosi argenti da mensa, elementi architettonici figurati e altari permetteranno di apprezzare da vicino il gusto di un’intera epoca, di riflettere sui cambiamenti formali e sui temi figurativi presentati da oggetti che decoravano gli spazi urbani e quelli privati (case e tombe).

La prima sezione, I protagonisti, con circa 92 opere è una ricca presentazione di ritratti, statue e busti degli imperatori regnanti, delle loro mogli e dei cittadini più abbienti dell’epoca; la seconda sezione, L’esercito, presenta con oltre 20 opere l’esercito come uno dei grandi protagonisti della nuova epoca; la terza sezione, dedicata a La città di Roma con 14 opere, racconta i  grandi cambiamenti che nel III secolo segnano profondamente la città di Roma nella sua identità; la quarta sezione, La Religione, attraverso 52 opere racconta l’importante fenomeno dell’arrivo in città di culti orientali; la quinta sezione, Le ricche dimore private e i loro arredi, con circa 30 opere offre uno sguardo sugli spazi privati, i gusti e gli arredi domestici delle più ricche dimore private dell’epoca; la sesta sezione, Vivere (e morirenell’impero, con circa 7 opere racconta i cittadini romani al di fuori della Capitale; la settima sezione, I costumi funerari, è composta di 24 opere: sarcofagi, rilievi e pitture con una ricca presentazione di temi e soggetti, tratti dai repertori dei miti tradizionali e innovati secondo linguaggi e gusti ormai del tutto differenti.

La mostra “L’Età dell’Angoscia. Da Commodo a Diocleziano  (180-305 d.C.)”, Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è il quarto importante appuntamento del ciclo “I Giorni di Roma”, progetto quinquennale di mostre che alterna esposizioni a carattere prettamente monografico (Ritratti. Le tante facce del potere, Costruire un Impero), a mostre dal taglio diacronico (L’Età della Conquista, L’Età dell’Equilibrio, L’Età dell’Angoscia), dall’epoca repubblicana fino all’epoca tardo-antica.

L’età dell’Angoscia, quarto appuntamento del progetto di cinque mostre “I giorni di Roma” che abbraccia un arco temporale di trecento anni, è un’iniziativa promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, organizzata da Zètema Progetto Cultura e MondoMostre, con la cura di Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce e Annalisa Lo Monaco.

Sui social: #GiorniDiRoma


Informazioni
  • Attività: Mostre
  • Dove: Sistema Musei di Roma Capitale
  • Dal: 28/01/2015
  • Al: 04/10/2015
  • Sede: Musei Capitolini
  • Piazza del Campidoglio 1, Roma
  • Sito web: www.museicapitolini.org
  • Orario: Martedì-domenica 9.00-20.00
  • Informazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Area Stampa