Nutrire l’impero

Storie di alimentazione da Roma e Pompei

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99In età imperiale i romani bevevano in grandi quantità vini prodotti in Gallia, a Creta e a Cipro, o i costosi vini campani; consumavano l’olio dell’odierna Andalusia, amavano il miele greco e il garum, condimento che facevano venire dall’Africa, dall’Oriente mediterraneo, dal lontano Portogallo ed anche dalla vicina Pompei; mangiavano ogni giorno il pane fatto con grano trasportato via mare su grandi navi dall’Africa e dall’Egitto.

Ideata in occasione dell’EXPO 2015, l’esposizione Nutrire l’impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei  traccia un affresco complessivo su questa vera e propria “globalizzazione dei consumi” grazie a rari e prestigiosi reperti archeologici, plastici, apparati multimediali e ricostruzioni.

Il percorso espositivo oltre a ripercorrere le soluzioni adottate dai romani per il rifornimento e la distribuzione del cibo, via terra e lungo le rotte marine, affronta i temi della distribuzione “di massa” e del consumo alimentare nei diversi ceti sociali in due luoghi emblematici: Roma, la più vasta e popolosa metropoli dell’antichità, e l’area vesuviana, con particolare riguardo a Pompei, Ercolano e Oplontis, fiorenti centri campani.

Una grande carta del Mediterraneo, realizzata con tecnica cinematografica, introduce il tema del movimento delle merci, visualizzando le rotte marine dai porti più grandi del Mediterraneo, Alessandria e Cartagine. In questa prima sezione è affrontato anche il problema della lavorazione degli alimenti primari, della loro confezione in anfore caratteristiche per ogni prodotto, dell’immagazzinamento e della distribuzione del cibo.

Nella seconda sezione è presentata la ricostruzione in grafica digitale del porto di Traiano, con i risultati inediti degli scavi recentissimi condotti dalla Soprintendenza di Ostia e dall’Università di Southampton per la ricostruzione del complesso portuale romano. Chiude questa parte della mostra il tema della grande distribuzione gratuita dei beni principali di sostentamento ai cittadini romani adulti, la plebe urbana e romana alla quale era riconosciuto un privilegio unico: quello di condividere i beni della conquista, dapprima solo grano, ma dal III secolo d.C. anche olio, vino e carne.

La terza sezione illustra il consumo delle merci e dei prodotti alimentari che poteva avvenire sia in luoghi pubblici, come le popinae e i thermopolia, gli antichi “bar” o “tavole calde” in cui romani e pompeiani consumavano il “cibo di strada”, sia nei raffinati triclinia (sale da pranzo in cui i commensali mangiavano stando semidistesi su tipici lettini da banchetto) del ceto abbiente. Esposizioni di resti di cibo da Ercolano aiutano a comprendere la qualità dei consumi in un ricco centro campano. Grazie al contributo scientifico e ai prestiti provenienti da Pompei, Ercolano e Oplontis, è possibile ammirare corredi da tavola provenienti sia da contesti di estrema ricchezza – come il cosiddetto “tesoro di Moregine”,  un completo da tavola in argento di ritorno da cinque anni di esposizione al Metropolitan Museum di New York – sia raffinate suppellettili in ceramica, in vetro e in bronzo, sia infine il vasellame utilizzato in contesti quotidiani più popolari.

Concludono la mostra due approfondimenti: uno dedicato ai diversi alimenti consumati in epoca romana con la loro diffusione e il relativo prezzo e uno dedicato alla “filosofia del banchetto.

Promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Assessorato a Roma produttiva e Città Metropolitana e da EXPO con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e della Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, di nuovo insieme a 25 anni di distanza dalla fortunata esperienza della mostra Riscoprire Pompei (1993). L’ideazione e il coordinamento scientifico sono di Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini. Ricostruzioni multimediali e catalogo (con testi di C. Parisi Presicce, M. Osanna, E. Lo Cascio, F. Coarelli, P.Arnaud, C. Virlouvet, S. Keay, P. Braconi, C. Cerchiai, G. Stefani, M. Borgongino, M.P. Guidobaldi, A. Lagi) sono a cura di l’Erma di Bretschneider.


Informazioni
  • Attività: Mostre
  • Dove: Sistema Musei di Roma Capitale
  • Dal: 02/07/2015
  • Al: 15/11/2015
  • Sede: Museo dell'Ara Pacis
  • Lungotevere in Augusta
    (angolo via Tomacelli) - Roma
  • Sito web: www.arapacis.it
  • Orario: Tutti i giorni 9.30-19.30
  • Informazioni: tel 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
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