Al Museo di Roma si celebra, a 125 anni dalla nascita, uno dei pionieri della fotografia di moda: George Hoyningen-Huene (1900-1968).
Oltre 100 fotografie distribuite in 10 sezioni differenti, raccontano l’importanza che George Hoyningen-Huene ha avuto nello sviluppo della fotografia di moda, oltre a sottolineare il suo uso innovativo delle tecniche di stampa e le influenze artistiche che ne segnarono il lavoro.
L’esposizione ripercorre tematicamente la carriera di George Hoyningen-Huene (San Pietroburgo 1900 – Los Angeles 1968), figlio di un’altolocata americana e di un barone estone, che dopo la rivoluzione d’ottobre lascia la Russia e scappa con la famiglia prima a Londra, per poi trasferirsi nel 1920 a Parigi dove entra a far parte della cerchia ristretta di Man Ray, con il quale collabora attivamente, e frequenta gli artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso, Paul Eluard e Jean Cocteau, presenti in mostra in alcuni scatti senza tempo.
Definito da Richard Avedon “un genio, il maestro di tutti noi”, grazie ai ritratti e alle composizioni fotografiche – tra le più sorprendenti del ventesimo secolo – George Hoyningen-Huene è tra i primi negli anni Venti e Trenta a catturare lo stile delle case di moda haute couture di Parigi, tra cui Chanel, Balenciaga, Schiaparelli e il gioielliere Cartier. In particolare, come capo fotografo di Vogue Francia, carica che ricoprì dal 1926 al 1936, Huene si impose come uno degli autori di punta del panorama del tempo, realizzando con spirito innovativo servizi caratterizzati da un’estetica influenzata dall’arte classica e dal Surrealismo.
Per maggiori informazioni www.museodiroma.it