Prosegue fino al 22 luglio la quinta edizione del progetto L’arte dentro rivolto agli ospiti della Casa di Reclusione di Rebibbia, una serie di incontri didattici condotti da un’archeologa ed un botanico con la collaborazione di docenti universitari, autori, artisti, personaggi dello spettacolo e rappresentanze istituzionali.

Il primo semestre è dedicato a Il segreto di Roma città aperta. Le lezioni approfondiscono la cultura multietnica  che ha accompagnato la Capitale fin dall’antichità: dal concetto di città asilo degli antichi romani, all’approfondimento sui luoghi di incontro tra diverse etnie e culture, dalla filosofia dell’antichità al processo di romanizzazione che si realizzava anche attraverso il commercio. Un focus viene dedicato anche alle spezie come chiave di lettura delle differenze culturali ma anche come elemento d’incontro fra i popoli e alle piante officinali importate e poi diffuse dai Romani.

Il secondo semestre è invece dedicato all’Importazione di divinità straniere a Roma: il rito della Seductio. Le lezioni approfondiscono storia, religione, tradizioni, simboli e luoghi Roma ebraica; il concetto di multietnicità della primitiva comunità cristiana a Roma ma anche i luoghi e i simboli della religione cristiana. Un focus viene dedicato alla ricchissima collezione di opere d’arte accumulata nei secoli dai Papi: i Musei Vaticani.

Infine, un ultimo ciclo di lezioni, viene dedicato al valore della Biodiversità come unica strada percorribile per garantire le diverse forme di vita sul nostro pianeta.
Biodiversità intesa come insieme di tutte le forme viventi, come processo dello sviluppo sostenibile, come sistema economico e, soprattutto, dal punto di vista biologico. Nel corso delle lezioni viene anche approfondito il concetto di Biodiversità nella legislazione internazionale: dalla Convenzione di Ramsar del 1971 alla Convenzione sulle diversità biologiche del 1992 e nella legislazione italiana: la Legge 124/1994 e l’adozione nel 2010 della Strategia Nazionale