Unexpected Itineraries of Rome”: il 9 maggio si inaugura l’itinerario Tor Fiscale-Acquedotti

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Venerdì 9 maggio alle 14, presso l’area Laghetto del Parco degli Acquedotti, viene presentato e inaugurato l’itinerario Tor Fiscale-Acquedotti, una nuova tappa del progetto “Unexpected Itineraries of Rome” nato per valorizzare e promuovere luoghi, siti archeologico-storici e monumenti che non rientrano nei tradizionali percorsi turistici.

Si tratta di un ’itinerario che si percorre a piedi o in bicicletta ed è lungo circa 4,0 Km. Facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, servito dalla linea A della metropolitana di Roma.
Il percorso inizia dal Casale Museo posto all’ingresso di via dell’Acquedotto Felice e si snoda all’interno del parco di Tor Fiscale e del parco degli Acquedotti per terminare nell’area del sito archeologico della Villa delle Vignacce, vicino via Lemonia. L’itinerario può essere percorso anche in senso inverso. Sono previsti altri ingressi, uno da via Lemonia e l’altro da via Appio Claudio.
Lungo il percorso troviamo testimonianze storico-archeologiche che attraversano la storia millenaria di Roma disseminate all’interno di un’area verde protetta.
Si consiglia di indossare scarpe comode e di munirsi di borraccia.

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO
Il Parco di Tor Fiscale e l’attiguo Parco degli Acquedotti fanno parte del Parco dell’Appia Antica ed offrono un’oasi di verde incontaminata dentro Roma. Entrambi sono un connubio perfetto tra storia e natura, la meta ideale per una passeggiata rigenerante alla scoperta di tesori archeologici immersi nella biodiversità che qui ha trovato terreno fertile.
I due Parchi custodiscono testimonianze storiche di inestimabile valore: la Torre del Fiscale ed i resti ben conservati di sette acquedotti romani, tra cui l’imponente Claudio e l’elegantissimo Felice. Passeggiando tra queste testimonianze millenarie, si compie un viaggio a ritroso nel tempo, ammirando la grandiosità dell’ingegneria idrica romana e l’importanza che queste opere svolgevano per la vita quotidiana dell’epoca.
I sentieri che si snodano lungo il percorso coinvolgono tutti i sensi: i profumi della macchia mediterranea, i suoni della natura si fondono con il cinguettio degli uccelli e lo scorrere dell’acqua, mentre la vista si perde verso ampie vallate verdi creando un’atmosfera di pace e tranquillità.
Come abbiamo detto si fa a piedi, presenta sia evidenze Storico-archeologico che Botanico-naturalistico.

PUNTI DI INTERESSE STORICO-ARCHEOLOGICO

1 Casale Museo Tor Fiscale – Punto Informativo
All’ingresso del Parco di Tor Fiscale, il Casale Museo accoglie i visitatori. Qui si trova il Punto Info dove è possibile ricevere informazioni per esplorare i sentieri immersi nel verde. Un’esperienza da non perdere per gli amanti della storia e della natura.

2 Fontanile Benedetto XIV
Un gioiello architettonico del ‘700, incastonato nell’Acquedotto Felice all’interno del Parco di Tor Fiscale. Voluto da Giovanni Costanzo Caracciolo nel 1745, al tempo di papa Benedetto XIV, presenta una parete verticale, un tempo contenente un’epigrafe commemorativa e in cima un tondo decorato da un affresco raffigurante la Madonna, purtroppo quasi scomparso. Un’opera che unisce storia, arte e natura, simbolo del legame tra l’uomo e l’acqua. Un luogo da visitare per ammirare la sua bellezza e conoscere il suo valore storico.

3 Acquedotto Claudio
L’acquedotto Claudio (in latino Aqua Claudia), l’ottavo in ordine di costruzione, è stato uno dei più importanti della Roma antica, sia per le tecnologie d’avanguardia utilizzate, sia per il notevole impegno di mano d’opera, sia per l’entità delle spese sostenute per realizzarlo. La costruzione dell’acquedotto fu iniziata nel 38 d.C. dall’Imperatore Caligola e fu terminata sotto il principato di Claudio nel 52 d.C. Era lungo 46.406 miglia romane, pari a 68,681 km. Captava l’acqua da piccoli laghi formati da due sorgenti, denominate Curzia e Cerulea, situate nell’alta valle dell’Aniene tra gli odierni comuni di Arsoli e Marano Equo.

4 Acquedotto Felice
Tra il 1585 e il 1587, dopo oltre tredici secoli e mezzo dalla realizzazione dell’ultimo acquedotto, venne edificato l’ Acquedotto Felice da Matteo Bortolani e da Giovanni Fontana durante il pontificato di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti, da cui, appunto, il nome dell’acquedotto), utilizzando le sorgenti dell’Aqua Alexandrina e altre delle zone limitrofe, terminando il suo percorso alla fontana del Mosè di Domenico Fontana.
L’acquedotto era destinato all’approvvigionamento idrico delle zone dei colli Viminale e Quirinale, ma verosimilmente l’intenzione primaria era di rifornire d’acqua la villa papale che si estendeva su entrambi i colli.
La sua costruzione causò in alcuni tratti la distruzione dei più antichi acquedotti: Marcio, Tepula e Iulia.

5 Torre Del Fiscale
La Torre del Fiscale, alta oltre 30 metri, sorge all’incrocio degli acquedotti Claudio e Marcio, ed è attraversata dai condotti delle acque Tepula e Iulia. Fu costruita alla fine del XII o agli inizi del XIII secolo sfruttando come basamento un’arcata dell’acquedotto romano. Illuminata ad effetto nelle ore notturne in seguito al restauro terminato nel 2018, offre uno sguardo sul passato agricolo di Roma e sugli sforzi di conservazione delle testimonianze storiche.

6 Vista dei due acquedotti (a view of the two aqueducts)
Vista d’insieme sul Parco con i due acquedotti Claudio e Felice.
Da questo punto è possibile godere dell’area coperta dai due acquedotti Claudio e Felice. Il Parco di Tor Fiscale e il Parco degli Acquedotti, fanno parte del Parco dell’Appia Antica che, con i suoi 4.580 ettari è l’area protetta urbana più estesa d’Europa. Un cuneo verde che dal centro della città corre verso i Castelli Romani, dove storia, archeologia e natura si fondono in un quadro paesaggistico e ambientale di eccezionale interesse.

7 Fosso Dell’acqua Mariana
Presso il Casale di Roma vecchia scorre il canale dell’Acqua Mariana, originariamente parallelo agli acquedotti, che alimenta un laghetto artificiale. Costruito nel 1122 dal Papa Callisto II, potenziò l’approvvigionamento idrico di Roma e del Laterano, deviando dalle sorgenti di Squarciarelli, attraversando il Parco degli Acquedotti e Tor Fiscale, raggiungendo Porta Asinara e il fiume Tevere. Una volta vitale per mulini e irrigazione, oggi è in gran parte perduta la sua originaria articolazione.

8 Casale Roma Vecchia
La costruzione situata tra il IV e il V miglio dell’antica via Latina era in origine un casale-torre. Si trova in posizione strategica tra gli acquedotti Claudio e Marcio assolvendo a una funzione di controllo e difesa del territorio.
Il nucleo, realizzato con pietre laviche, blocchi di peperino e frammenti di marmo antico, mescola elementi romani con quelli del XIII secolo. Sui muri della corte interna sono ancora collocati vari reperti archeologici provenienti dal territorio.
Il nome “Roma Vecchia” deriva dai numerosi ed estesi resti romani nelle vicinanze, un tempo considerati una città per la significatività dei ritrovamenti e degli imponenti ruderi della villa dei Sette Bassi.

9 Acquedotto Claudio – Particolare Della Sezione Della Condotta
È visibile una sezione del condotto di scorrimento dell’acqua dell’Acquedotto Claudio e del canale superiore dell’Anio Novus, che si andò presto a sovrapporre al Claudio che ci mostra l’interno e il funzionamento del condotto stesso. Iniziato nel 38 d.C. da Caligola e terminato nel 52 da Claudio, è lungo oltre 68 km e corre per gran parte sotterraneo. Emerge in prossimità dell’area di Capannelle e all’interno del Parco degli Acquedotti raggiunge la massima elevazione di 28 m fuori terra. Fu uno degli acquedotti più importanti di Roma antica, un’opera di ingegneria che ancora oggi testimonia la grandezza dell’Impero. Un tuffo nella storia da non perdere per gli appassionati di archeologia e di ingegneria.
Da questo punto, guardando verso la città, si può talvolta scorgere la maestosa sagoma della cupola di San Pietro.

10 Villa Delle Vignacce
Vicino a Via Lemonia, il lato settentrionale del parco rivela i resti di una vasta villa dell’antica Roma.Gli scavi hanno portato alla luce strutture dal I secolo a.C. all’epoca tardoantica. A quest’ultima fase appartiene un’area termale particolarmente interessante, con una sala circolare dalla volta alleggerita grazie all’uso delle anfore. Nel II secolo la villa appartenne al senatore Quinto Servilio Pudente, importante proprietario di fabbriche di mattoni. Una statua di Marzia, originaria dell’Asia Minore, ritrovata in quest’area, arricchisce il Museo Centrale Montemartini di Roma.

DON ROBERTO SARDELLI E LA SCUOLA 725
Don Roberto Sardelli, sacerdote di Roma, è nato nel 1935 e morto nel 2019 a Pontecorvo, in provincia di Frosinone. Nel 1965 venne ordinato sacerdote e, dopo una prima esperienza a Vitinia, venne mandato a San Policarpo.
Lungo le rovine dell’Acquedotto Felice vide che sorgevano delle baracche, case misere senza luce e senz’acqua, abitate da famiglie immigrate dalle regioni del centro e sud d’Italia, che avevano cercato a Roma una sistemazione e un lavoro.
Don Roberto rifiutò la vita in parrocchia da privilegiato e scelse di andare a vivere in una baracca dell’Acquedotto. Qui fondò una scuola per le ragazze e i ragazzi del borghetto: la Scuola 725 dal numero della baracca. I ragazzi e le ragazze frequentavano le scuole pubbliche ma erano emarginati e si sentivano inferiori per la loro condizione sociale. Quindi don Roberto volle che la Scuola 725 diventasse la scuola del riscatto.

NELLE VICINANZE – MURALES
Non lontano dal Parco di Tor Fiscale, nel cuore di Roma, il quartiere Quadraro si distingue per la sua vivacità e identità, raccontata attraverso un museo a cielo aperto: i suoi murales. Opere d’arte che coniugano passato e presente, memoria storica e linguaggi artistici contemporanei. La street art del Quadraro non è solo estetica, ma è voce narrante, strumento di denuncia sociale e catalizzatore di riflessione. Un dialogo tra passato, presente e futuro che si dipana sui muri del quartiere, rendendolo un luogo unico e vibrante.

Scarica il programma dell’itinerario

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